Una storia vera diventata leggenda tra I Compagni di Jeneba e nelle scuole
- Umuro, un bambino di 8 anni, da oltre tre viveva solo in un cimitero di vecchie auto. E’ diventato il simbolo dell’associazione.
- E’ inserito in un progetto speciale educativo, alimentare e sociale. A lui dedicheremo alcune risorse dell’associazione fino a che sarà autonomo ed avrà una famiglia. Gli costruiremo nel tempo una casa ed un lavoro.
- Sotto trovi in sintesi la storia di Umuro.
Questo bambino si chiam
a Umuro e da quando aveva 5 anni viveva da solo in un cimitero di auto vecchie. Senza papà e senza mamma. Aiutava il meccanico a smontare i pezzi dai motori per guadagnare un piatto di riso con il quale riusciva a sopravvivere. Possedeva solo una maglietta e un paio di ciabatte rotte. La sua pelle era impregnata di olio vecchio di motore e le sue mani callose come quelle di un adulto.
Questa era la casa dove Umuro si riparava dalle giornate di pioggia che in Sierra Leone sono a carattere torrenziale.
Questo è il posto in cui Umuro ha dormito per 3 anni e in cui si poteva rinchiudere durante la notte per proteggersi dai cani randagi e dagli altri animali africani.
Un giorno Max, un compagno di Jeneba che veniva dall’Italia per aiutare i bambini più poveri, venne chiamato per vedere le condizioni in cui viveva Umuro. Tutti quelli che lo conoscevano erano intorno in quanto sapevano che Max stava arrivando e speravano che se ne sarebbe preso cura perchè era veramente un bravo bambino. Max dopo aver visto la situazione di Umuro gli chiese: “Cosa vorresti fare?” e lui rispose “Vorrei andare a scuola”. E Max “Perchè?”. Umuro rispose: “Perchè là ci sono altri bambini”. Tutto questo era già più che sufficiente affinchè l’unico pensiero di Max fosse ‘come poteva aiutarlo’. E Max tornò al villaggio di Goderich pensando a cosa avrebbe fatto. La sera stessa Max chiamò Bockarie e chiese che l’indomani Umuro fosse portato al centro Jeneba’s Mates.ecosì fu. Umuro arrivò da Max con tutto ciò che possedeva (vedi foto).
Dopo una breve pausa al Jeneba’s Mates Centre si incamminarono mano nella mano verso l’asilo dei Jeneba’s Mates. Lungola strada la gente che li vedeva sorrideva e diceva: “You are a lucky boy ’cause a white man come to help you” (Sei un bambino fortunato perchè unuomo bianco è venuto ad aiutarti)
Ecco la 
porta che sta per cambiare la vita di Umuro.
Quella dell’asilo Jeneba’s Mates di Aunty Regina.
Max affida Umuro ad Aunty Regina dell’asilo dei Jeneba’s Mates:
: https://www.youtube.com/watch?v=ssS1Nsev1w0&list=UU4Dhbfj9bB8R2ootRR9mJMA
Dopo essere stato a
ffidato alle cure di Aunty Regina e delle altre educatrici dell’asilo Jeneba’s Mates, maestra Florence lavò Umuro cercando di togliergli dalla pelle tutto l’olio vecchio che lo ricopriva.
Poi andarono al mercato lì comprarono 5 magliette, due pia di pantaloni, le mutande, le ciabatte e uno zaino nel quale Umuro ripose con cura tutte le cose ripiegate. Questo adesso era tutto ciò che possedeva Umuro. Inizia ora la nuova vita di Umuro.
LA NUOVA VITA DI UMURO
Umuro viene accompagnato al Jeneba’s Mates Centre dove con Monica impara a tenere in mano la penna.
Durante il suo primo pasto caldo da mesi Umuro conosce il suo primo amico.
Umuro impara a scrivere velocemente il suo nome.
Andiamo ad accompagnarlo presso la famiglia di Bockarie, uno dei membri dei Jeneba’s Mates, che lo ospiterà e se ne prenderà cura.
Umuro ora ha un amico del cuore.
I Compagni di Jeneba regalano ad Umuro il suo primo letto
Umuro partecipa alla campagna di sensibilizzazione e formazione per prevenire il contagio dell’Ebola e della malaria.
Umuro è molto coinvolto nella campagna sanitaria, tanto che cerca di fare il medico.
La favola di Umuro raccontata dalla voce di Max Fanelli:
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