Analisi dei testi del disco “The rising” scritto da Bruce Springsteen dopo l’attentato alle torri gemelle dell’11 settembre.
Risorgere: la speranza di Bruce Springsteen
The Rising e un concept album interamente incentrato sugli attacchi terroristici dell’11 settembre, sulle conseguenze degli attentati e sulla speranza per un nuovo futuro per gli Stati Uniti. E’ composto di quindici canzoni appartenenti a generi musicali differenti: dal rock con cui l’artista denuncia la violenza dell’attacco, al blues con cui esprime la propria solidarieta ai parenti delle vittime, fino al gospel con cui auspica una rinascita spirituale degli Stati Uniti e di tutto l’Occidente . Registrato con la E-Street Band nel primo trimestre del 2002 e pubblicato il 29 luglio dello stesso anno, The Rising usci dopo sette anni dall’ultimo disco di Bruce Springsteen (The Ghost of Tom Joad , 1995) e dopo diciotto dall’ultimo eseguito insieme allo storico gruppo.
The Rising ha una durata di 73 minuti e si compone delle seguenti canzoni:
Lonesome Day; Into the Fire; Waitin’ on a Sunny Day; Nothing Man; Countin’ on a Miracle; Empty Sky; Worlds Apart; Let’s Be Friends (Skin to skin); Further on (Up the Road); The Fuse; Mary’s Place; You’re Missing; The Rising; Paradise; My City of Ruins
Alcune delle canzoni dell’album (Nothing Man, Further On (Up The Road), My City Of Ruins e Waitin’ On A Sunny Day) erano state scritte prima degli attacchi terroristici, come rivela lo stesso Springsteen in un intervista a Hilburn nel 2002.
Il disco esordi nella prima posizione della Billboard Charts, nella prima settimana vendette piu di 525.000 copie e fu considerato immediatamente un capolavoro: per USA Today (Sanchez,2002), il disco era “the most powerful and least jingoistic statement on the terror attack to date”; secondo Neva Chonin Il termine concept album s’afferma tra fine anni Sessanta e inizi anni Settanta. Esso designa un album nel quale levarie canzoni sono accomunate da un elemento di fondo, narrativo o astratto, ed alcuni tratti musicali rafforzano l’unitarietà dell’insieme . (Cit. P.Somigli, La canzone in Italia, Aracne, 2010, p. 75) Cfr. R. Hilburn, “Hope Won Out”, New York Times, July 14, 2002. Www.Billboard.com 26(2002), di The San Francisco Chronicle’s, si trattava del “first album by a major artist to fully address the emotional fallout of the September attacks”; per Alan Light (2002), di The New Yorker:“Springsteen came up with something riskier and more surprising,something more than the country’s archetypal living rock star fulfilling his obligation as America’s rock-and-roll conscience”;per Rick Bird (2002), di The Cincinnati Post: “The Rising […] is Bruce Springsteen’s way of using rock music for healing and remembering”.Iniziamo col parlare di My City Of Ruins, gia composta alla fine del 2000 in occasione di due concerti natalizi a favore di diverse associazioni benefiche di Asbury Park, localita non lontana dalla citta natale di Springsteen, Freehold, e patria adottiva del musicista, e originariamente come una “preghiera” per la cittadina del New Jersey, che sta attraversando un periodo di grave crisi economica e sociale; tuttavia, essa viene scelta da Springsteen per il programma televisivo “ America: A Tribute To Heroes”, realizzato per raccogliere fondi a favore delle vittime dell’11 settembre. Questo perche il contenuto di My City Of Ruins puo adattarsi perfettamente alla situazione di New York, colpita non dalla crisi e dalla decadenza, ma dall’odio e dalla violenza.
Nella canzone vengono usati due generi musicali, il blues nelle strofe e il gospel nel chorus e questo segue una logica precisa: il blues e un genere solista, nato per esprimere la condizione esistenziale dei neri; il gospel, invece, e un genere corale, nato nelle comunita religiose afroamericane come espressione della loro fede religiosa, ma divenuto negli anni cinquanta e sessanta il veicolo principale per l’espressione e la diffusione degli ideali del movimento per i diritti civili. Le canzoni di The Rising in cui Springsteen ha deciso di usare il modello blues/gospel sono quelle in cui egli sentiva il bisogno di esprimere emozioni e sentimenti diversi: da una parte, nelle strofe, il blues con tutte le sensazioni negative provate dalle persone che hanno vissuto quell’esperienza o che hanno perso delle persone care, la paura, l’angoscia, il dolore, il senso di solitudine; dall’altra, nel chorus, il gospel, la volonta di non arrendersi, di risollevarsi, di trovare in se stessi e nella propria comunita la forza per continuare a vivere, per andare avanti.
In My City Of Ruins le strofe contengono la descrizione della decandenza della citta dopo l’attacco terroristico al World Trade Center:
(1a strofa)
There is a blood red circle
On the cold dark ground
And the rain is falling down
The church door’s thrown open
I can hear the organ’s song
But the congregation’s gone
My city of ruins
My city of ruins
(2a strofa)
Now the sweet bells of mercy
Drift through the evening trees
Young men on the corner
Like scattered leaves,
The boarded up windows,
The empty streets
While my brother’s down on his knees
My city of ruins
My city of ruins
Sono immagini cupe e desolate che contrastano con il chorus, un’esortazione potente a risollevarsi, a risorgere, in cui Springsteen usa per la prima volta il verbo “ to rise”, che verra ripreso nell’album numerosissime volte:
Come on rise up! (7 volte)
L’inciso della canzone contiene la preghiera vera e propria, cantata dal solista assieme al coro, alla comunita:
Now with these hands, with these hands
With these hands, with these hands,
I pray Lord
(With these hands, with these hands)
I pray for the strength, Lord
(With these hands, with these hands)
I pray for the faith, Lord
(With these hands, with these hands)
I pray for your love, Lord
(With these hands, with these hands)
I pray for the strenght, Lord
(With these hands, with these hands)
I pray for this love, Lord
(With these hands, with these hands)
I pray for the faith, Lord
(With these hands, with these hands)
I pray for the strength, Lord
(With these hands, with these hands)
Come on, come on
Come on rise up! (11 volte)
Da notare e la disposizione a chiasmo delle parole strenght, faith, love nei versi dell’inciso: strenght – faith – love – strength – love – faith – strenght.
Questo schema si ripete quasi identico in Into The Fire, la prima canzone composta da Springsteen dopo l’11 settembre, che celebra il coraggio e il sacrificio dei vigili del fuoco di New York, morti mentre prestavano soccorso alle persone presenti nelle Twin Towers durante l’attentato terroristico. Il brano assume un punto di vista femminile, quello della vedova di un vigile del My City Of Ruins, B. Springsteen, The Rising, Columbia, 2002 [booklet] fuoco, e come You’re Missing, anch’essa composta poco dopo l’11 settembre e caratterizzata da un punto di vista femminile, e stata ispirata a Springsteen da due conversazioni telefoniche avute con le vedove di due suoi fans, un vigile del fuoco e un impiegato che lavorava presso una delle due torri, entrambi morti dopo aver aiutato molte persone a fuggire dai grattacieli.
Into The Fire riprende il modello blues/gospel di MY City Of Ruins: le strofe sono in blues, il chorus e costituito da una serie di quattro versi, caratterizzati dalla ripetizione di una stessa espressione, le speranza e il desiderio di poter avere le stesse cose richieste in My City Of Ruins: strenght, forza, faith, fede, love, amore, e in piu hope, speranza.
link video
(1a strofa)
The sky was falling
And streaked with blood
I heard you calling me
Then you disappeared into the dust
Up the stairs, into the fire
Up the stairs, into the fire
I need your kiss
But love and duty
Called you someplace higher
Somewhere up the stairs, into the fire
(chorus)
May your strength give us strength
May your faith give us faith
May your hope give us hope
May your love give us lov e
Il confronto tra queste due canzoni ci permette di osservare una delle caratteristiche principali di quest’album, ovvero la Cfr. J. Tyrangiel, “Bruce Rising”, Time, August 5, 2002. 36 Into The Fire, B. Springsteen, The Rising, Columbia, 2002 [booklet] 30 ripetizione continua ed ossessiva di determinate parole, espressioni, immagini. Quelle gia notate, strenght, faith, love, hope, si ripetono in un ordine diverso nell’inciso della canzone
Countin’ On A Miracle
Sleeping beauty awakes from her dream
With her lover’s kiss on her lips
Your kiss was taken from me
Now all I have is this…
Your kiss (your kiss), your touch (your touch)
Your heart (your heart), your strength (your strength)
Your hope (your hope), your faith (your faith)
Your face (your face), your love (your love)
Your dream (your dream), your life (your life)
Abbiamo gia notato la ripetizione costante nell’album del verbo “to rise” e dei sostantivi rise – rising, presenti nelle canzoni Lonesome Day, Waitin’ On A Sunny Day, Worlds Apart,
Further on (Up the Road), The Fuse, Mary’s Place, You’re Missing, Paradise; immagini di ascesa, di salita, sono presenti in tutto l’album e centrali nelle canzoni Into The Fire, Further On (Up The Road) e The Rising , mentre l’immagine del cielo, il luogo verso il quale tutto il movimento verso l’alto sembra tendere e presente in Into The Fire, Waitin’ On A Sunny Day, Nothing Man, Empty Sky (dove la parola sky (cielo), compare ben 23 volte, sempre nell’espressione “ empty sky”), The Fuse, The Rising (dove la parola sky compare 11 volte). Ma le parole che sembrano ricorrere piu ossessivamente nell’album sono blood, sangue, fire, fuoco, dust, polvere, che evocano piu direttamente la tragedia dell’11 settembre, e kiss, bacio che Spingsteen usa quando vuole esprimere il dolore per la perdita, per la mancanza di una persona cara. Per 37 Countin’ On A Miracle, B. Springsteen, The Rising, Columbia, 2002 [booklet] 31 Springsteen, infatti, la perdita della persona amata si manifesta attraverso la mancanza del contatto fisico con questa persona 38. Springsteen evoca e comunica questo senso di vuoto, ai massimi vertici nella canzone You’re Missing, dove l’assenza della persona amata viene evidenziata dal confronto con la normalita apparente di tutto il resto:
(1a strofa)
Shirts in the closet, shoes in the hall
Mama’s in the kitchen, baby and all
Everything is everything
Everything is everything
But you’re missing
(2a strofa)
Coffee cups on the counter, jackets on the chair
Papers on the doorstep, you’re not there
Everything is everything
Everything is everything
But you’re missing
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Springsteen non permette al dolore, alla disperazione, alla morte di prendere il sopravento sulla fede, sulla speranza, sull’amore e sulla vita. Per questo, la prevalenza dell’elemento blues (penso a Nothing Man, Empty Sky, The Fuse, You’re Missing, Paradise ) in alcune canzoni viene compensata da quella dell’elemento gospel in altri brani, caratterizzati da una musica molto vitale, vivace:
Waitin’ On A Sunny Day, Let’s Be Friends (Skin To Skin), Mary’s Place.
The Rising, canzone che da il titolo all’album, riprende il modello blues/gospel di molti altri brani dell’album. Leggendo il testo ci si accorge che la canzone racconta di un vigile del 38 Cfr. J. Tyrangiel, “Bruce Rising”, Time, August 5, 2002. 39 You’re Missing, B. Springsteen, The Rising, Columbia, 2002 [booklet] 32 fuoco, e della propria esperienza nelle Twin Towers l’11 settembre:
(1a strofa)
Can’t see nothin’ in front of me
Can’t see nothin’ coming up behind
I make my way through this darkness
I can’t feel nothing but this chain that binds me
Lost track of how far I’ve gone
How far I’ve gone, how high I’ve climbed
On my back’s a sixty pound stone
On my shoulder a half mile line
(chorus)
Come on up for the rising
Com on up, lay your hands in mine
Come on up for the rising
Come on up for the rising tonight
(2a strofa)
Left the house this morning
Bells ringing filled the air
Wearin’ the cross of my calling
On wheels of fire I come rollin’ down here
Le prime due strofe non lasciano alcun dubbio: l’oscurita
attraverso il quale il protagonista si muove, la fune a cui e
legato, la croce che indossa, simbolo del corpo dei vigili del
fuoco di New York, le ruote del veicolo su cui e giunto nel luogo
dove si trova, tutti questi particolari possono essere
interpretati come allusioni all’esperienza di un vigile del fuoco
che sale le scale di una delle torri nell’oscurita causata dal
33
fumo dell’incendio, per soccorrere le persone rimaste
intrappolate. Se pero passiamo all’inciso di
The Rising, ci si
rende conto che il tipo di interpretazione che poteva sembrare
valida per le prime due strofe non va piu bene, perche
l’esperienza che Springsteen racconta e descrive in questa parte
della canzone e un’esperienza decisamente soprannaturale:
There’s spirits above and behind me
Faces gone black, eyes burnin’ bright
May their precious blood bind me
Lord, as I stand before your fiery light
Con questi versi anche le prime due strofe assumono un significato diverso: si tratta sempre di un vigile del fuoco che racconta la propria esperienza nelle Twin Towers l’11 settembre, ma di un vigile del fuoco che a questa esperienza non e sopravvissuto.
Questa interpretazione e rafforzata dall’analisi dei versi successivi, in cui il protagonista si rivolge ad una figura femminile di nome Mary (probabilmente la moglie), e le racconta un
suo “dream of life”:
I see you Mary in the garden
In the garden of a thousand sighs
There’s holy pictures of our children
Dancin’ in a sky filled with light
May I feel your arms around me
May I feel your blood mix with mine
A dream of life comes to me
Like a catfish dancin’ on the end of my line
Sky of blackness and sorrow (a dream of life)
Sky of love, sky of tears (a dream of life)
34
Sky of glory and sadness (a dream of life)
Sky of mercy, sky of fear (a dream of life)
Sky of memory and shadow (a dream of life)
Your burnin’ wind fills my arms tonight
Sky of longing and emptiness (a dream of life)
Sky of fullness, sky of blessed life (a dream of life)
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Empty Sky racconta la storia di un amore per una persona che si trasforma in odio nei confronti di coloro che ne hanno causato la morte; il protagonista ha perso una persona amata e la sua vita e diventata improvvisamente vuota:
(1a strofa)
I woke up this morning
I could barely breathe
Just an empty impression
In the bed where you used to be
I want a kiss from your lips
I want an eye for an eye
I woke up this morning
To an empty sky
Il protagonista di Empty Sky vuole vendetta (“I want an eye for an eye ”, voglio occhio per occhio); ipotizzerei che si tratta di un americano che, per quel “cielo vuoto”, evoca il cielo di New York divenuto improvvisamente vuoto nel punto in cui la Torri Gemelle si profilavano all’orizzonte.
Prima di qualsiasi intento ideologico, culturale o politico, il rock di Springsteen si e sempre focalizzato e continua a focalizzarsi sulle persone, e se The Rising racconta una tragedia in cui “la devastazione resta sullo sfondo, mentre il dolore entra nella vita degli esseri umani” particolare, spinge gli ascoltatori a raccogliere il coraggio e la fede per andare avanti e per risollevarsi”.
Le canzoni Worlds Apart e Paradise perche sono un po’ diverse dal resto dell’album: Springsteen cerca di assumere una prospettiva diversa da quella classica americana, una prospettiva inconsueta visti i recenti avvenimenti, cercando di dare una prospettiva piu ampia di quello che sta accadendo nel mondo.
Dare la parola al “nemico”: Bruce Springsteen e Steve Earle
Pur condividendo l’impegno pacifista, Bruce Springsteen e Steve Earle fanno un ulteriore passo in avanti. Nel clima avvelenato della crociata anti-islamica, i due rocker cercano nelle loro canzoni, di dare la parola al nemico, o addirittura di immedesimarsi con lui: col nemico “generico” –lo straniero, il musulmano, l’immigrato arabo –ma anche col terrorista, l’attentatore, il militante di Al-Qāʿida. Non per condividerne le ragioni, ma per ascoltarle, capirle, per restituire al mostro la fisionomia di un uomo. E per gettare ponti dove si sono eretti muri. E’ un’operazione difficile e controcorrente, che infatti procurera qualche problema: non a Springsteen, il cui prestigio lo mette al riparo dalle polemiche, ma a Earle, che sara accusato di essere simpatizzante del terrorismo.
Nella splendida Worlds Apart (“mondi separati”), pubblicata in The Rising, Springsteen sembra immaginare un amore al di la dei muri e delle frontiere; un amore intenso, vissuto, sensuale. C’e qui il tema dell’amore contrapposto alla guerra, ma c’e di piu perche la canzone e suonata insieme al musicista pakistano Asif Ali Khan. Il piu americano dei rocker sceglie, all’indomani dell’11 Settembre, di pubblicare una canzone con un arrangiamento tipicamente pakistano, con una melodia simile ai canti degli Indiani d’America che si trasforma, con l’ingresso della E-Street Band, in una classica ballata rock.
La classica ballata si presenta come una canzone narrativa che racconta un episodio nell’arco di un numero di strofe ciascuna delle quali cantata con la stessa melodia. Le strofe sono alternate con ritornelli che spesso si discostano dall’argomento della ballata, o da espressioni onomatopeiche che imitano il suono degli strumenti musicali (scelta fatta da Springsteen). Ovunque la 37 morte regna incontrastata, insieme all’amore nelle sue forme piu drammatiche; l’indole della guerra e dell’erotismo sono profondamente legati nel mondo occidentale, dove l’amore-passione e fatto di ostacoli, di infelicita, e il suo raggiungimento crea pathos 43.
La scelta, del tutto inconsueta per uno come Springsteen, di uscire dai confini della musica americana, rappresenta un “tentativo di assumere per quanto possibile un punto di vista esterno, se non addirittura ostile a questa cultura”44. Worlds Apart e la settima canzone dell’album. Inizia con dei “lamenti” orientali e un accompagnamento di soli tamburi: una suggestiva immagine sonora che ci catapulta in un altro luogo. Non ci troviamo piu nel paese ferito come nel resto dell’album ma siamo nel paese “sotto la pioggia benedetta di Allah (‘Neath Allah’s blessed rain)”. Nella prima strofa – preceduta dalla prima comparsa di quello che sara il chorus, un semplice “lalalalala” improntato sulla melodia di fondo che accompagnera tutta la canzone – la melodia strumentale rimane la stessa dell’intro con l’aggiunta di un coro femminile in sottofondo per poi arrivare alla seconda strofa, passando per il chorus gia citato. E con l’entrata del resto della band la canzone si trasforma in una ballata rock. A questo punto, dopo la ricomparsa del ritornello, con l’aggiunta di un’armonica alla band, si arriva ad un piccolo bridge strumentale che sfocia nella terza strofa in cui avviene il raddoppio della linea melodica cantata, effettuato da una voce femminile. Potrebbe voler significare che anche se abitiamo in mondi diversi possiamo avere uguali pensieri, piu veri di quelle verita in nome delle quali si combattono le opposte fazioni della guerra al terrorismo:
(3a strofa)
Sometimes the truth ain’t enough or it’s too much in times like this
Let’s throw the truth away, we’ll find it in this kiss
In your skin upon my skin, in the beating of our hearts
May the living let us in, before the dead tear us apart
(traduzione)
A volte la verita non basta oppure e troppo in tempi come questi
buttiamo via la verita la troveremo in questo bacio
nella tua pelle sulla mia pelle nel pulsare dei nostri cuori
che i vivi ci lascino entrare prima che i morti ci facciano a pezzi
Dopo il terzo chorus si arriva all’ultima strofa e al ritorno della melodia orientale che si aveva all’inizio sfociando, poi, nella coda dove Springsteen ripete diverse volte l’ultima frase del testo, “Let’s let love give what it gives (aiutiamo l’amore a dare quello che da)”, per poi esplodere in un bellissimo assolo di chitarra accompagnato da tutta la band e dal coro che intona il chorus. Negli ultimi venti secondi si ritorna ai primi lamenti orientali con i quali termina la canzone, dissolvendosi.
Ben piu estrema e la strada seguita da Steve Earle 46, che prova ad immedesimarsi non con un arabo o un pakistano, non con un musulmano e nemmeno con un terrorista, ma con un vero e proprio “traditore”. Con quel John Walker Lindh, che da cittadino statunitense si converte all’Islam e va a combattere con i talebani in Afghanistan. La storia di John Walker, le sue scelte di vita, l’accusa di tradimento e la successiva condanna hanno suscitato un’enorme dibattito in America, che si e divisa fra coloro che vedevano nel giovane un “traditore” del paese e coloro…
(45 Worlds Apart, B. Springsteen, The Rising, Columbia, 2002 [booklet]
46 Nato in Virginia nel 1955 Steve Earle si fece conoscere presto nel circuito della musica folk americana, sia per le sue indubbie capacità come musicista e compositore di canzoni, sia per gli eccessi legati al consumo di droga e alcol che lo portarono nel 1994 a costituirsi e a trascorrere un anno in un centro di riabilitazione per tossicodipendenti. Sin dal suo primo album Guitar Town del 1986 si distinse per la sua attenzione verso i problemi dei diseredati e delle minoranze d’America e, in seguito, per l’interesse verso temi controversi, come la pena di morte, per cui scrisse Billy Austin, il lamento di un condannato nella Death Row, inclusa nell’album The Hard Way del 1990. 39)
…che lo hanno considerato una vittima della destra reazionaria la quale nella persona del procuratore distrettuale John Ashcroft ha cercato di fare di John Walker un “caso esemplare” come primo americano processato nella guerra al terrorismo. In particolare e stato criticato il suo trattamento dopo la cattura e la diffusione di immagini che lo ritraevano sporco, denutrito e legato. Dapprima accusato di terrorismo e “favoreggiamento con Al-Qāʿida”, di cui pero esistevano scarse prove, il Dipartimento della giustizia ha infine preferito patteggiare ed evitare cosi un processo che avrebbe causato grandi controversie. John Walker ha accettato le accuse di aver assistito l’esercito talebano ed aver trasportato esplosivi, ricevendo una condanna a vent’anni di carcere che attualmente sta scontando in una prigione della California del Nord 47. John Walker’s Blues esce in un momento in cui le stazioni radio di musica country di Nashville trasmettono, ripetutamente, canzoni patriotiche come:
Have You Forgotten? di Darryl Worley, Courtesy of The Red, White and Blue di Toby Keith, Only in America dei Brooks & Dunn, Where the Stars and Stripes And Eagle Fly di Aaron Tippin John Walker ha scelto volontariamente di andare in guerra e pensa alla battaglia come a un sacrificio che lo purificherà. Ma il destino gli riserva un ruolo assai diverso, quello di traditore del proprio paese che ritorna in America “chains around my feet (con le catene ai piedi)” e “whit my head in a sack (con la mia testa in un sacco)”
La canzone ha suscitato molte polemiche e reazioni estreme e Steve Earle si e trovato al centro di una grande controversia per aver scritto un testo che a detta di Steve Gill, un DJ della radio di Nashville: “celebrates and glorifies a traitor to this country“. Alcuni hanno commentato sul cattivo gusto di rilasciare una canzone del genere poco dopo gli attacchi terroristici dell’11 settembre. Altri hanno attaccato il musicista anche sul piano personale, indicando nei suoi eccessi e nel suo dichiarato 47 Cfr. TÜBKE-DAVIDSON AMY, Measuring Betrayal, The New Yorker online, www.newyorker.com 48 Cit. “John Walker’s Blues meets the boos”, CNN: edition.cnn.com. 40 marxismo una prova del suo “tradimento”, includendolo nella lista nera di coloro che hanno osato simpatizzare per il nemico durante le varie guerre in cui e stata coinvolta l’America. Dopo tutto l’artista opera all’interno di un campo, la musica country, dove e abbastanza tradizionale dare una voce ad outsiders e a fuorilegge , basti pensare, per esempio, a Folsom Prison Blues di Johnny Cash che racconta in prima persona la storia di un assassino.
Tali reazioni possono essere spiegate in parte con il clima di isteria che regna in America dopo i fatti dell’11 settembre e che ha toccato tutti gli aspetti della società americana, compreso il campo della musica. In particolare si e messo in evidenza un clima censorio che cerca di tacitare eventuali voci di dissenso verso la politica governativa e tende a rafforzare il sentimento anti-islamico che si e diffuso nel paese.
Se si analizza la canzone vediamo che al tema islamico fa da sfondo una visione dell’America come luogo incapace di proporre ai propri giovani valori profondi e motivanti. E’ significativo l’inizio dove Earle fa spiegare a John Walker il motivo della sua conversione:
(1a strofa)
I’m just an American boy raised on MTV
And I’ve seen all those kids in the soda pop ads
But none of ‘em looked like me
So I started lookin’ around for a light out of the dim
And the first thing I heard that made sense was the word
Of Mohammed, peace be upon him
Il riferimento a MTV e ai kids dei “soda pop ads” e l’immagine dello stile di vita del tipico adolescente americano, una cultura 49 John Walker’s Blues, S. Earle, Jerusalem, E-Squared, 2002 [booklet]41 superficiale che pero continua ad essere propagandata ancora oggi dagli innumerevoli film e serie televisive come qualcosa di desiderabile e positivo. Ecco il perche della ricerca da parte di John Walker di una luce che lo facesse uscire da questa oscurità esistenziale, la “light out of the dim” della canzone. Per il resto della canzone Earle fa parlare John Walker con le espressioni tipiche di un islamico devoto, si hanno cosi le invocazioni ad Allah e a Maometto, seguite dalle caratteristiche preghiere alla maniera araba e i riferimenti alla Jihad, la guerra santa, l’ascesa in paradiso, a cui sono destinati tutti i martiri che muoiono per la causa di Allah. Il tema americano viene ripreso nell’ultima strofa dove l’America viene chiamata il paese degli infedeli “ the land of the infidel”. Sentire un bianco americano, seppur convertito, definire l’America cosi fa un certo effetto, cosa di cui Steve Earle deve essere stato consapevole, se non altro perche richiama alla mente tutti coloro che negli Stati Uniti, Bush e autorita politiche e militari presenti e passate in testa, hanno usato la religione per giustificare le proprie azioni, dichiarando di avere Dio dalla loro parte . Nel chorus Earle usa la frase islamica “A shadu la ilaha illa Allah” la cui traduzione e: “Non c’e Dio ma Allah”.
Le canzoni di Bruce Springsteen e Steve Earle appaiono musicalmente moderne, e grazie ai motivi arabeggianti, si avvicina alla musica popolare odierna e alle sue “contaminazioni” etniche.
Tuttavia anche il suo argomento risulta piu interessante perche si avvicina a temi che sono stati molto dibattuti durante gli ultimi conflitti, ovvero il rapporto fra civilta occidentale e civilta islamica, il modo in cui il “nemico arabo” e rappresentato nella nostra cultura. Altra canzone di questo genere e Paradise ,sempre di Springsteen, sempre dell’album The Rising, in cui, nella prima strofa, viene data voce ad un terrorista islamico che sta per farsi saltare in aria con una bomba in un mercato affollato:
(1a strofa)
Where the river runs to black
I take the schoolbooks from your pack
Plastics, wire and your kiss
The breath of eternity on your lips
In the crowded marketplace
I drift from face to face
I hold my breath and close my eyes
I hold my breath and close my eyes
And I wait for paradise
And I wait for paradise
Springsteen ha detto a proposito di questa canzone che voleva “qualcosa che fosse al di fuori degli Stati Uniti, la sensazione piu ampia di cio che sta accadendo nel mondo al di fuori degli Stati Uniti” 51; nella seconda e terza strofa, tuttavia, il punto di vista cambia e torna ad essere quello di una persona presumibilmente di nazionalita americana.
Estratto dalla tesi di laurea di Diego Pacini-Chiaravalle-AN